Stare bene, aiuta a fare meglio

La campagna Enpap per la divulgazione della Psicologia

Con l’inizio del 2022 Enpap – l’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Psicologi – ha lanciato questa Campagna di divulgazione della professione che, proprio in questi giorni, sta entrando nel vivo.
Seguendo l’hashtag #StareBeneFareMeglio sui social network è possibile scovare tutti i contenuti che io e i miei colleghi che hanno preso parte all’iniziativa postiamo sui nostri profili.

Una delle maggiori difficoltà nella divulgazione della Psicologia, e nel fare in modo che la nostra professione venga percepita come vicina e utile a tutti i cittadini e a tutte le cittadine, è il tono spesso altisonante e accademico con cui vengono approcciati i temi riguardante la salute mentale. Questa campagna possiede invece un taglio più leggero, divulgativo, che aiuta a comprendere davvero quale può essere il ruolo dell* Psicolog* nella vita di tutti i giorni.

La prima parte della campagna si focalizza sulla tematica delle Relazioni Famigliari, affermando che “lo psicologo contribuisce a creare un clima sereno in famiglia, ma non è un purificatore d’aria” e proprio questa settimana durante un colloquio una ragazza mi ha detto che grazie al percorso di terapia intrapreso era riuscita a migliorare nettamente il rapporto con sua mamma. Un tempo non facevano altro che scontrarsi, litigare e discutere e non riuscivano a passare più di mezz’ora in “pace” nella stessa stanza. Con l’aiuto del suo percorso, invece, le cose sono cambiate per il meglio, tanto da aver vissuto nella stessa casa durante le vacanze di Natale, sottoposte a quarantena e quindi impossibilitate a lasciare l’abitazione, senza grandi discussioni e con una serie di momenti piacevoli di condivisione.

Per accompagnare questa riflessione mi è venuto in mente il testo di R. Losso, “Psicoanalisi della famiglia”, uno dei primi che lessi nel mio percorso di studi.

La comprensione delle interazioni familiari ha permesso di dare significato a molti contenuti psichici apparentemente “incomprensibili”. È stato così possibile capire come i pazienti esprimano la sofferenza famigliare, facendosi “portavoce” della famiglia attraverso i loro sintomi (Pichon Rivière). Fu proprio la psicoanalisi ad evidenziare che l’essere umano è inconcepibile senza l’esistenza degli altri e che i sintomi hanno un significato che va oltre alla concezione dell’individuo come “singolo”.

Sperando che questa iniziativa “arrivi” davvero alle persone, vi invito a seguirla per non perdevi i post che affronteranno le successive tematiche!

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